Marino Pulito riferì di essersi attivato per ottenere la manipolazione di un processo penale pendente nei confronti dei fratelli Gianfranco e Riccardo Modeo, accusati dell’omicidio di tale Matteo Marotta. Stando a Pulito, nel corso delle sue manovre incontrò per thanks volte Licio Gelli – capo della Loggia Massonica P2 (‘Propaganda two’) – grazie ad un suo personale contatto, quello del boss 'ndranghetista Vincenzo Serraino, “esponente della Lega Meridionale”[26] secondo il racconto del collaboratore. Da Gelli, Pulito ottenne, in cambio della promessa di procurargli 4000 voti nel territorio calabrese “in quanto aveva intenzione di candidarsi in Calabria for each la Lega Meridionale nelle elezioni politiche”[27], l’impegno advertisement attivarsi in vista dell’ ‘aggiustamento’ del processo a carico dei thanks Modeo.
»96. Si nota insomma la difficoltà di una presa di coscienza del fenomeno camorrista. Ma la risposta arriva.
di camorra in città. Egli organizza una banda di giovani spregiudicati, conducendo la criminalità locale verso una caratterizzazione moderna. È in questa fase infatti che la camorra compie il salto di qualità. Al centro, la speculazione edilizia, che diventa il mercato più importante dell’economia locale102.
degli studi sulle mafie si avrà soltanto all’inizio degli anni Novanta, quelli cioè delle stragi e degli omicidi di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.
Tale impreparazione è evidente, si è visto, anche nell’azione di repressione da parte dello Stato contro la «mafia paganese».
Di struttura fisica un po’ rozza, capelli rasi, volto tondo, aveva un modo di muoversi, di parlare, di portare gli abiti che denunciava la sua origine paesana. Non si notava che fosse qualcuno, se non per gli ori con cui era adornata la sua persona: un privilegio non consentito a tutti33.
l’interessamento (già ravvisato dal Tribunale) di Giulio Andreotti rispetto ai guai finanziari della Banca Privata Italiana di Michele Sindona, sebbene rispondente ad una personale attenzione verso il finanziere, pur non accompagnata al momento decisivo da forme di intervento anche solo indiretto, anziché all’esaurimento di una richiesta da parte dei suoi referenti mafiosi;
I quotidiani riportavano le cronache delittuose con termini che adesso sembrerebbero inappropriati. Una visione di insieme non c’è. Quando c’è, essa è definita occur «clima di violenza irrazionale» o «spirale di violenza», occur for every esempio accade in un articolo sull’attentato, definito «episodio criminoso», advert un politico59.
1Questo contributo ricostruisce la dimensione della percezione del fenomeno camorristico analizzando i linguaggi dei media tradizionali relativi ai fatti di mafia avvenuti nella città di Pagani durante gli anni Settanta.
Alle parole di Mutolo seguì, come già ripercorso, la formale iscrizione di Giulio Andreotti nel registro delle notizie di reato.
Una camorra che sembra legata alle modalità con cui la modernizzazione si è manifestata, con il ciclo del mattone e del cemento diventato canale privilegiato di investimenti mafiosi e di affari tra i più grossi della Campania32. È in quest’ottica che vanno inquadrate anche le vicende paganesi.
“Ma di fronte a quanto sono in grado di essere pervasive nella nostra vita le organizzazioni criminali, arrive si può pensare di rispondere – si accalora Abbate – limitando le intercettazioni for every tutelare gli indagati? Che non sono solo quelle telefoniche, sia chiaro, ma soprattutto ambientali e con i trojan sui dispositivi cellulari. Per non parlare poi dei tempi di risposta dei tribunali a cittadini e imprese che denunciano for each avere giustizia di fronte a minacce, diritti negati, crediti here non saldati e bring about di lavoro.
l’assenza di riscontri a dimostrazione dell’intervento manipolatorio di Giulio Andreotti nel maxiprocesso di Palermo, non essendo point out portate verify a sufficienza for every dimostrare la possibilità, for each Andreotti, di intervenire su Corrado Carnevale, quale magistrato candidato a presiederne il giudizio di legittimità;
48Si arriva così all’assassinio di Antonio Esposito Ferraioli. Più volte si è ribadito che da questo episodio ha avuto luogo una prima risposta antimafia a Pagani. Il caso è eclatante. Ferraioli è la prima vittima innocente in città. Di buona famiglia e lavoratore onesto, era iscritto al PCI e delegato in fabbrica della CGIL. La sera del 30 agosto del 1978 la trascorre a casa della fidanzata. A mezzanotte make your mind up di rincasare e si dirige verso la sua vehicle.